Cerchi un luogo dove riconnetterti la natura? respirare aria pulita, ritrovare la tua pace interiore? Se dovessi consigliare cosa vedere a Cagliari ad un amante della natura, non potrei che proporre una visita all’Orto Botanico.

Vuoi osservare da vicino alberi centenari, vasche con pesci e ninfee, fiori di loto oppure cave romane divenute casa di monstera e felci? vuoi scoprire cosa sono le succulente?

Se dovessi consigliare cosa vedere a Cagliari ad un amante della natura, non potrei che proporre una visita all’Orto Botanico.

Continua a leggere l’articolo e scoprirai tutti i segreti di questo giardino nel cuore della città.

La storia dell’orto botanico

viale dell'orto botanico

I lavori che diedero vita all’orto botanico iniziarono le 1864 sotto la guida di Patrizio Gennari, fondatore del sito. L’idea di Gennari fu quella di gestire e trattare piante da tutti i continenti, in particolare delle piante esotiche tropicali.

Intorno al 1940 l’orto botanico venne aperto al pubblico, le piante erano cresciute ed erano pronte ad essere mostrate. Purtroppo durante la seconda guerra mondiale Cagliari subì molti danni a causa dei bombardamenti e l’orto botanico non fu esente da  questa distruzione.  Ci fu una lenta ripresa, aggravata però da una crisi negli anni che vanno dal 1989 al 1993 in cui mancò totalmente la figura di un curatore all’altezza e di un capo giardiniere che si occupasse della organizzazione e manutenzione delle piante.

Una nuova stagione di rinnovo

Dal 1990 al 2005 la struttura ha subito una vera e propria rivoluzione con diversi interventi di restauro e nuove strutture.

Gli architetti Leschiutta e Roncoroni curarono in parte la progettazione di alcune strutture che sono tutt’ora visitabili:

  • orto dei semplici
  • serra Martinoli
  • cupola della grotta Gennari
  • fontana Pamparini
  • cava romana
  • centro conservazione della biodersità
  • roccaglie della biodiversità
  • museo botanico
  • pinata di ninfea |orto botanico
  • prato verde
  • palmeto |orto botanico Cagliari
  • palme | orto botanico

Non solo orto botanico: il sito archeologico

Non fatevi ingannare da lussureggianti piante e da simpatiche succulente, l’orto botanico offre molto di più ai suoi visitatori: testimonianze storiche di epoche passate. È possibile visitare 1 delle 3 cisterne a bottilglia romane, alcune vasche sempre di epoca romana ed un pozzo, probabilmente più recente.

In prossimità dell’orto botanico troverete l’anfiteatro romano, vi consiglio una visita.

Struttura

La struttura dell’orto botanico è quella originaria, un lungo viale collega l’ingresso alla piazza centrale dove si trova una grande fontana e delle panchine. Sulla parte sinistra troviamo la sezione delle succulente mentre a destra l’orto dei semplici e il bosco mediterraneo. Da qui è  possibile proseguire verso gli edifici della sezione botanica del dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente.

All’interno del giardino sono presenti delle specie molto antiche, piantate prima e durante la costruzione, sopratutto esotiche volte a ricreare una raccolta di alberi tropicali.

Le varie sezioni

  1. Il palmeto: in quest’area si è cercato di riprodurre un clima caldo, come se fosse un’oasi. L’acqua usata per riempire il  fiumicello artificiale e le pozze d’acqua proviene dalla vasca trifoglio.
  2. Le succulente: la zona è divisa in due settori, quello delle serre e lo spazio all’aperto. Questa tipologia è caratterizzata da un terreno secco, desertico con specie di provenienza africana e neotropicale. Sono le tipiche piante grasse per intenderci
  3. Specie mediterranee: al suo interno sono collocate specie tipiche della vegetazione boschiva e della macchia mediterranea. Inoltre abbiamo la roccaglia della biodiversità dove sono situate delle specie endemiche o rare o minacciate. Le roccaglie sono state realizzate utilizzando tre tipoligie di pietre: si vengono a creare quindi il settore granitico, calcareo e metamorfico. La finalità di questa parte è didattica e rappresenta la più recente installazione dell’orto botanico, inaugurata nel 2004.
  4. Orto dei semplici: è il luogo dove vengono ospitate le piante officinali utilizzate anche in ambito erboristico. Il percorso è adatto anche per i non vedenti e ipovedenti.

Un giardino per i più piccoli e per rilassarsi

L’orto botanico è un luogo destinato anche ai bimbi, la prima volta che ho visitato questo luogo ero alle elementari e ne sono rimasta estasiata. Vi consiglio di visitarlo anche con i vostri piccoli, il percorso è adatto a tutti e sono sicura che sarà un’esperienza che ricorderanno. Trovo sia molto interessante per un bambino approcciarsi alla natura, alle varie tipologie di piante, stimola la curiosità e apre la mente.

Per gli appassionati della lettura invece troverete alcune postazioni con delle casettine in vetro, all’interno libri di vario genere. Unica regola: se portate via un libro, lasciatene uno.

La grotta Gennari è lo spot più fotogenico e particolare del giardino. Come non amarla? Al suo interno sono presenti diversi esemplari di felci e di monstera. Mi piace tantissimo la contaminazione tra vecchio e moderno: la grotta infatti è una vecchia cava punica, se osservate bene sono ancora visibili le canalette usate per convogliare l’acqua all’esterno. La copertura in vetro trovo sia perfettamente integrata e che sia in perfetto equilibrio con il resto, la luce filtra bene ma attenzione alle foto, risulterete sempre in ombra, vestitevi di colori accesi: no al nero!!!

È dedicata al fondatore dell’orto botanico. Vi ho convinto a visitarla?

Mappa

mappa orto botanico cagliari

Orto botanico Cagliari: orari e prezzi

Da aprile a ottobre: 9/18 dal martediì alla domenica

Da novembre a marzo 9/16 dal martedì alla domenica

Prezzo: intero 4 €, ridotto 2 €

Per maggiori informazioni e per rimanere sempre aggiornati vi consiglio di visitare la pagina Facebook dell’orto botanico.

Includereste l’orto botanico nella vostra visita? per me è una tappa imprescindibile qualunque città o Stato visiti.

Vi leggo nei commenti.